1. La Sacra Famiglia

    AvatarBy Fabio94 il 10 Sep. 2012
     
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    La Sacra Famiglia
    La Sacra famiglia (Tondo Doni) è un dipinto a tempera su tavola (diametro 120 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1506-1508 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Conservato nella cornice originale, probabilmente disegnata dallo stesso Michelangelo, è l'unica opera su supporto mobile, certa e compiuta, dell'artista. Il dipinto è anche di fondamentale importanza nella storia dell'arte, poiché pone le basi per quello che sarà il manierismo: sicuramente è uno dei dipinti emblematici e importanti del
    STORIA
    L'opera è segnalata in casa di Agnolo Doni sia dall'Anonimo Magliabechiano (1540) che da A. F. Doni. La vicenda della commissione dell'opera è narrata da Vasari, che racconta un curioso aneddoto. Il Doni, ricco banchiere che era stato artefice della sua ricchezza, richiese all'amico Michelangelo una Sacra Famiglia in tondo, tema molto caro allora nella pittura fiorentina come ornamento soprattutto delle case private. Probabilmente l'occasione della commissione erano state le nozze con Maddalena Strozzi (1504), al cui stemma familiare alluderebbero le mezze lune nella cornice. Appena pronta l'opera, l'artista inviò un garzone per consegnarla, ma alla richiesta di settanta ducati come pagamento, il Doni, che era molto attento alle sue economie, esitò a "spendere tanto per una pittura", offrendone invece solo quaranta. Michelangelo allora fece riportare indietro il dipinto e acconsentì a recapitarlo solo a un prezzo maggiorato di centoquaranta ducati. A parte l'aneddoto, forse un po' caricato dallo storico aretino, si tratta di un primo esempio di come un artista andasse prendendo coscienza dell'altissimo valore della sua creazione, staccandosi da quella sudditanza verso la committenza che era tipica del periodo medievale, in cui la pittura era vista come "arte meccanica" legata a una lavoro essenzialmente manuale e quindi inferiore alle arti speculative o "liberali".
    DESCRIZIONE
    La Sacra Famiglia è composta come un gruppo scultoreo al centro del tondo: la Madonna in primo piano, contrariamente a tutta l'iconografia antecedente, non ha il Bambino in primo piano, ma si volta per prenderlo da Giuseppe, che è inginocchiato dietro di lei. Essa, accoccolata a terra, ha appena smesso di leggere il libro che ora è chiuso e abbandonato sul suo manto fra le gambe. Gesù, rubicondo e ricciuto, sta acconciando i capelli della madre. Maria ha una bellezza virile, con una pronunciata muscolatura delle braccia, che preannuncia le Sibille della volta della Cappella Sistina (1508-1512).Il gesto di Maria le fa compiere una torsione che genera un moto a serpentina di grande originalità. Quest'ipotetica spirale di linee di forza, unita alla composizione piramidale che ha il vertice nella testa di Giuseppe, genera un forte effetto dinamico, che si adatta perfettamente alla forma del tondo, proiettandosi anche al di fuori verso lo spettatore. Un altro triangolo, di senso inverso, è composto dalle teste e le braccia dei protagonisti, attirando ulteriormente l'attenzione sul gruppo e preannunciando gli annodati collegamenti gestuali dei manieristi. Le ginocchia di Maria in primo piano e il blocco dietro del figlio e dello sposo configurano una superficie emisferica, mentre una seconda emisfera è accennata in profondità dagli ignudi: viene così a comporsi uno spazio pittorico perfettamente sferico contenuto entro la cornice circolare. In secondo piano, emergente da una cavità con davanti una sorta di muretto grigio, si vede il piccolo san Giovanni Battista e più lontano una fascia di ignudi appoggiati a un emiciclo di rocce spezzate; sullo sfondo infine si vede un paesaggio definito sinteticamente, con un lago, un prato e montagne che sfumano in lontananza davanti a un cielo azzurrino.
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